lunedì 7 aprile 2008

-THE BAND - sottotitolo: DONKEY RACE - (Parte quattro)




Fortunatamente Simon arrivò nell’attimo indefinito in cui Tom di solito spegne la sua sigaretta ed infila la mano in tasca per prenderne un’altra.
Rimase fermo sulla porta, guardandoci sorridente. C’era qualcosa di particolare nei suoi occhi, ci guardava come un bambino pronto a spifferare la sua ultima marachella. Ma Simon non era più un bimbo, almeno nel corpo, e se di marachella si trattava, c’erano due belle tette ed un culo di mezzo.
Senza parlare cominciò a camminare e lo spettacolo fu alquanto grottesco: non era molto aggraziato nel deambulare anzi, era goffo. Facendola corta, sembrava che l’avesse preso tra le chiappe.

“Simon, ma che cazzo hai?” - dissi sereno e rassegnato.

“Eh, il pisello…mi fa male il pisello!”

Tom iniziò a ridere in modo isterico. Non che avesse afferrato di cosa si trattasse ma, conoscendo Simon, aveva intuito che c’era da sentire una storia bizzarra.

“Ok, cos’hai combinato questa volta?”- dissi io, paterno e pronto ad ascoltare di tutto.

“Mah, nulla di che…”

“Simon?”

“Ero arrapato…”

“Tu sei sempre arrapato!”

“Oh, Cristo! Vuoi venire al dunque? Ho bisogno di pettegolezzi, io!” - Questo era Tom, la peggiore comare sotto i trent’anni e di sesso maschile che potesse esserci in circolazione.

“Dammi prima una sigaretta…ed un goccio di caffè e…non ci sarebbe qualcosa di alcolico da metterci dentro?”

“Dovrebbe esserci rimasta della tequila, ma non so se col caffè ci sta bene.”

“Ma sì che ci sta bene!”

Comprendi le cose solo quando le vedi.
In quell’attimo vidi Simon versare della Tequila nel caffè, berlo, fare una smorfia di disapprovazione, accendersi la sigaretta, aspirare a pieno ed espirare con calma. Il tutto col sorriso, la pelle del volto distesa, i gesti precisi e fluidi.
Stava bene, sereno.
Non se ne rendeva conto, forse per lui era fin troppo normale stare bene e parlare di cazzate, e vederlo faceva stare bene anche me.

“Allora, ieri sera ero in quel troiaio…come si chiama…ah, sì: Ultra-Babes. Ero tranquillo a bere e fumare, guardavo culi, una tettona si aggrappava ad un palo da lap dance…la solita routine. Ad un certo punto si avvicina questa signora, avrà avuto quasi quarant’anni, mi chiede se può sedersi al mio tavolo. La guardo per bene prima di rispondere: un troione!!! Cristo, era proprio un puttanone leopardato! Inizia a parlare di stronzate, io non ascolto ma vedo. Vedo la scollatura, la bocca carnosa, lo spacco della gonna ed inizio a pensare. Lei si fa avanti con discorsi sempre più piccanti ed io inizio a non stare più nelle mutande. Rum, un giro, due, tre, al quarto avevo la sua lingua in gola ed il cazzo mi faceva capolino dietro le orecchie.”

Ormai quattro sigarette erano di nuovo accese e la scenografia calzava pienamente col racconto di Simon. Era mattina, forse ora di pranzo, non che questo importasse, c’eravamo noi, storie da raccontare, sbornie da smaltire eppure, qualcosa iniziava a fare - crack -.

“Sì, ma che cazzo c’entra questo col fatto che cammini a gambe aperte?!”

“E aspetta cazzo! Adesso ci arrivo! Dicevo, quella mi aveva fatto arrapare, la prendo e la porto nel bagno del locale…Dio, che scopata! Quando abbiamo finito non riuscivo a reggermi in piedi. Poi, mi riaggiusto un pò ma sento una cosa strana, come di bagnato…era sangue! Ho pensato - cazzo, a questa l’ho sfondata, che pisello che c’ho-. Le chiedo se va tutto bene, perché vedo del sangue e lei mi risponde che è tutto a posto e che è il mio.”

“Embé, che cazzo era successo?”

“Il perizoma!”

“Come, - il perizoma -?”

“Stavo talmente arrapato che l’ho messa a pecora vicino il muro, ho alzato la gonna e le ho scansato il perizoma per fare prima…ma era di pizzo! Mi sono sfregiato il cazzo strusciando avanti e dietro contro il pizzo!!!”

Il resto furono risate e aneddoti vari, “la vita”, direste.

19 commenti:

Il Gabbrio ha detto...

Devo assolutamente puntualizzare che la storia del perizoma di pizzo e del pene sfregiato è vera, è accaduto al cantante del mio gruppo, ma con la sua ragazza e non con una battona conosciuta in un locale di lap-dance!

Anonimo ha detto...

mmm...gabbrio questa volta devo farti un piccolo appunto:secondo me hai usato qualche parolina volgare di troppo e non hai reso al meglio l'assurdità della situazione in cui Simon (simone)si è trovato!

ps: cercasi ragazze con cui aprire un blog "smettila-di-postare-culi-perfetti-gabriele-!--ci-farai-deprimere".
Il nostro scopo sarà quello di impedire a gente come il gabbrio di postare foto di culi che nella realtà non esistono, costringendo noi povere mortali ad estenuanti sedute in palestra e a diete massacranti in vista della prova costume, mentre il signorino in questione visiona sederi virtuali, comodamente seduto davanti al suo Mac.
Uniamoci tutte contro questa violenza psicologica!
ps 2:ti voglio ancora bene amore non preoccuparti!
Antonella

Il Gabbrio ha detto...

@ Anto

Verissimo, è volgare ma è quello che volevo. Mi piace questo tipo di linguaggio in certe situazioni, non perché io ami la volgarità, ma perché quelli sono dei personaggi che parlano così...ed IO non sono quei personaggi, ovviamente!
In ceri racconti, film ecc. mi piace il linguaggio talmente volgare da risultare surreale, tipo Tarantino!

comunque, sono stato volgare...PERDONAMI!!!

ho anche fatto un conteggio di quante volte ho utilizzato certe parole:

TETTE 1
CULO 2
CHIAPPE 1
CAZZO 7
PISELLO 3
TROIAIO 1
TETTONA 1
TROIONE 1
PUTTANONE 1
STRONZATE 1
SCOPATA 1

Poi, non saprei bene come rendere la cosa che è successa a simone...mio limite!!! : (

Quanto al blog...non è che io metto delle foto del genere perché ci sbavi quotidianamente o perché pensi che tutte debbano avere quel fisico, dopotutto, secco come sono non è che abbia da offrire di meglio, solo che se digiti "culo" su google ti esce quella roba...
e poi, lo sai benissimo che il tuo lo venero!!!

Un bacione, smack!!!

Spiridion ha detto...

M'è piaciuto un sacco sto raccontino..e devo dire che anche senza precisazione, avevo pensato ad un'ispirazione determinata da qualche strana storia di vita.

Certe cose sono troppe difficili da inventare..meno male che c'è la realtà!!!

Anonimo ha detto...

sono anch'io del partito "basta culi, please"...sarà contento simone di essere stato così sputtanato..ps: a rischio di sembrare bacchettona, non è che puoi evitare i "Cristo", soprattutto se mixati ad un racconto zozzo??sorry non posso fare sempre e solo complimenti..oooni

Anonimo ha detto...

Gabri il tuo racconto sta creando scalpore, soprattutto alla luce di quello che è successo ieri al Grande Fratello!
Ti rendi conto che Mattia è stato cacciato per una bestemmia???
Guarda che tali sconcezze offendono la morale pubblica;-p!!!
Devi postare subito un raccontino romantico per risollevare la situazione amore!

Anonimo ha detto...

cara antonella,innanzitutto quello si chiama mirko e non mattia...e poi lo sai come sono fatta..non è certo per questo che ho fatto la mia richiesta al Gabbrio...

Anonimo ha detto...

Sorry!
Mirko...Mattia, insomma si assomigliano i due nomi!
Maggi smettiamola...

Lady Cocca ha detto...

sinceramente non mi aspettavo un altro culo come post.. ma in fondo il blog è tuo, perciò sei libero di metterci quello che ti pare.. :D

Il Gabbrio ha detto...

@ Spiridion

Grazie per i complimenti!
Verissimo, certe assurdità non te le puoi inventare di sana pianta, ci serve la realtà a suggerirtele!!!

@ Maggie

Beh, non saprei che dire...certamente non ho l'intenzione di utilizzare nomi sacri con lo scopo di deridere e denigrare, la vita è così, c'è chi utilizza un tipo di linguaggio, chi fa diversamente, ognuno con le sue ragioni, più o meno buone, più o meno valide, più o meno condivisibili...ripeto, se uno dei miei personaggi parla in un modo non è che sia io a parlare così...poi, se dovessi raccontare, per esempio, una storia di un bestemmiatore incallito che poi si converte, che faccio, gli metto in bocca solo petali di rose?
Poi, se vuoi un racconto su commissione che parli di quello che vuoi tu e come vuoi tu, io te lo faccio con piacere, per il resto, già sono tante le preoccupazioni, se poi devo stare anche attento a come scrivo per non offendere la sensibilità di sei miliardi di persone che popolano il mondo...stiamo freschi!!! : )
Fermo restante il fatto che grazie ai commenti che lascio liberi e senza censure, chiunque può venire qui e dirmi la sua!!! Bacioni!!!

@ Anto

Tesoro, lo sai benissimo che questo blog è un banco di prova dove mi esercito ad usare registri diversi...mica posso solo parlare di storie romantiche, no? Comunque, col prossimo mi ributto sul romantico!!!
Un bacio!

Il Gabbrio ha detto...

@ Lady Cocca

Sorry, non è per offendere il genere femminile, ma dato il raccontino, cosa metterci se non un intimo di pizzo? Le scelte erano due, o prendevo la pubblicità di un perizoma di pizzo e lo mettevo così, nudo e crudo, oppure lo mettevo indossato da un sedere, che poi sia bello o brutto, non credo che sia rilevante...ok, per il prossimo raccontino abbasserò il tiro! : )

Lady Cocca ha detto...

guarda che non mi sono scaldalizzata! magari avessi io un culo così! se così fosse, lo pubblicherei all'istante! :D

Anonimo ha detto...

non le prendi benissimo le critiche,vero?ahah..oni

Il Gabbrio ha detto...

@ Maggie


Hei!!! Il mio tono era cordiale!!! Ho anche messo una faccetta sorridente...ho scritto bacioooooni!!! e poi, dipende anche dalle critiche no?
Bacioooooni!

Anonimo ha detto...

incredibile!il mio ragazzo e la mia migliore amica litighicchiano!smettetela vi prego altrimenti lascio entrambi...
;-P

giorgio pontrelli ha detto...

questa faccia non mi è nuova!;)

Il Gabbrio ha detto...

Beh...certe facce bisogna incontrarle, prima o poi!!!

benzedrina ha detto...

mmmmiinchia che culo!!!!

Serena Casini ha detto...

scusa, son capitata sul tuo blog x caso ma un consiglio te lo voglio dare. Troiaio. Lo toglierei perché se non ricordo male è un regionalismo: non si usa, o lo si fa poco, fuori dalla toscana. Tutto il resto è OK.
Ma pulisci la scrittura d
a intercalari reglioanli e locali.
A Carver come stai? Lo conosci? Sennò ti consiglio di leggerlo. Continua a scrivere.