martedì 21 agosto 2007

04- Antonella. La Principessa Guerriera



Premessa: altro raccontino dedicato non ad un mio amico ma ad una persona speciale, una come poche, anzi, l'unica. Essendo carico di varie citazioni che riguardano la persona in questione potrà essere una lettura poco piacevole per i più, per il prossimo post farò qualcosa di meno strampalato!



Nuovo giorno in "Quel Posto Tanto Lontano", un ridente paesello ai piedi di Monte Trocchio dove la vita scorre sicura sotto il regno di Re Papone.
Lì abita una principessa.
Lunga chioma bionda e fluente, occhi di stelle, modi gentili accompagnati raramente da qualche parola, sempre garbata e mai indiscreta.

Se è a questo che state pensando probabilmente siete finiti in un lungometraggio Disney, nemmeno molto recente.

La dolce creatura in questione invece ha morbidi capelli scuri, profumano del profumo degli angeli, occhi indefiniti che solcati da una piccola lacrima risplendono come smeraldi. Curve docili, un ventre morbido e piccolo capace di accogliere il sonno di un dio e un fondoschiena disegnato, perché anche in Quel Posto Tanto Lontano la gente a certe cose ci pensa.
Si racconta in ogni dove del suo carattere forte e deciso, solare, ma anche capace di estrema dolcezza e vulnerabilità, un cucciolo da accudire.
È una sera come tante nella locanda di Sir Graziani e la ragazza accavalla con signoria le gambe mostrando il plateau delle scarpe, che va un casino quest'anno in Quel Posto Tanto Lontano.
Sorseggia delicatamente il suo Amarone di Valpolicella mentre si perde con lo sguardo nello scoppietare della legna del camino.
Il fumo della sigaretta costruisce spirali aeree e la principessa si gode la sua pausa serale dopo una lunga giornata.
Pensa all’amore, quello vero, alla possibilità di incontrare il Principe Azzurro e vivere la favola della sua vita.
Proprio in quel momento il piccolo elfo di nome Leo entra urlando disperato:

“la strega cattiva…la strega cattiva!!!”

“calmati piccolo…”, sussurra la principessa.

“la strega cattiva ha rapito il Principe Azzurro!!!”

Le parole le risuonano fastidiose nella testolina: nessuno, nessuno può fare del male al suo Principe Azzurro.
Con un deciso movimento della mano manda giù l’ultimo sorso di Amarone ed esce agguerrita dal locale.
Arrivata a castello sgrida senza motivo il fido Gildo che è lì a fare da guardia. Sbatte qualche porta e intanto matura la decisione di salvare il suo principe.
Sì, proprio lei che è una principessa strapperà dalle grinfie della strega cattiva il suo amato, perché è una principessa guerriera e non tollera che le si mettano i bastoni tra le ruote.
Intanto, l’esile Principe è prigioniero della strega e preda di un terribile incantesimo che lo rende incapace di opporre resistenza.
Il poveretto prova come può a dimenarsi, ad urlare, ma nulla da fare, non c’è modo di scappare dalla morsa della strega se non con un bacio della Principessa.
Lontano, nel castello reale, la nostra eroina si prepara allo scontro.
Indossa gli abiti da battaglia in un rituale tramandato da generazioni: bustino nero con laccetti dietro la schiena, perizoma trasparente in tinta, autoreggenti nere e scarpe con tacco alto.
Ora è pronta al peggio, anche a perire.
In sella al suo piccolo destriero, “il Pocio”, raggiunge l’ingresso principale del castello stregato.
Decine e decine di cimici invadono l'aria creando un'insormontabile barriera maleodorante. La poveretta si dimena cercando di scansare le odiose bestiole.
È terrorizzata, sì, a lei quegli animaletti fanno proprio schifo, ma improvvisamente ha un lampo di genio.
Sfodera i suoi profumi: Bulgari, Narciso Rodriguez, Miracle e a due mani mostra le sue doti da guerriera.
Il duello si conclude in posa plastica con le braccia allargate e le boccette di profumo ancora fumanti. Le creature cadono stordite a terra e lei esulta per la vittoria.

Prosegue per le scale del palazzo portandosi dietro solo il sensuale ticchettio dei tacchi alti.
Ora è di fronte alla stanza della strega cattiva, ma qui, suo malgrado, trova un energumeno palestrato con enormi pettorali ed un gran sedere, cosa che da sempre le provoca una certa ansia.
Il momento è cruciale, la principessa sta per cedere alla paura, ma l’idea di salvare il suo amato le dà coraggio, si lancia furiosa contro l'ammasso di muscoli, spicca un salto e sfodera i suoi libroni: il codice di procedura civile e quello di procedura penale.
L'idea è di renderlo una voce bianca, ma nello sferrare il colpo la nostra eroina si rende conto che riuscire a beccarlo proprio lì, tra tutti quei muscoli, non è impresa facile.
Allora non le resta che l'arma della seduzione.
Getta i codici a terra e sensualmente si aggiusta la balza delle calze. Si avvicina scodinzolante verso il maschione e nel posargli una mano sul bicipite sussurra:

"Puoi farmi quello che vuoi, se riuscirai a dirmi qualcosa di intelligente e che mi colpisca."

La storia narra che il palestrato sia ancora lì a toccarsi il mento a mò di scucchia.

La Principessa è libera da ostacoli adesso.
La porta della stanza della strega si frantuma sotto il calcio della nostra bella. Ora è lì, faccia a faccia con l’ultimo avversario, il più potente.
La strega cattiva, con la semplice imposizione della mano solleva da terra la Principessa e inizia lentamente a trasformarla in una grassona ciccia e brufoli.
Le pone la sua immagine riflessa nello specchio e ormai ci sono poche speranze, la ragazza sta per scoppiare in un pianto isterico.
Il piccolo perizoma scompare sotto chili di cellulite e le autoreggenti formano un imbarazzante effetto cotechino. La principessa guerriera vede foruncoli giallastri crescere ovunque sul suo bel viso e scoppia a piangere atterrita dalla disperazione.
Ma qualcosa in lei si accende, il suo spirito determinato la cui fama riecheggia in Quel Posto Tanto Lontano le dà nuova forza.
Proprio questo pianto la pervade di energia ed in un ultimo sforzo lancia il suo anatema come solo le vecchie Ianare del Monte Trocchio sanno fare.
Così facendo, la strega si piega sulle ginocchia e scompare lentamente dalla vista della Principessa.
La vittoria è in pugno, ora rimane solo il bacio.
Sale le scale della torre avidamente, apre la porta dove si trova il suo amato e, con un bacio carico di passione, libera il poveretto dall'immobilità.
Si abbracciano, si guardano intensamente negli occhi lasciando che tutto ciò che li circonda scompaia.
La Principessa sorride commossa pensando alle fatiche che ha dovuto sopportare per la salvezza del suo Principe.
Si avvolgono romanticamente, ma si sa, la carne è debole e dopo il momento di romanticismo scatta un travolgente atto di passione che si concreta in una superba unione di sesso sfrenato, padre dei vizi, che In Quel Posto Tanto Lontano non fanno male a nessuno.
Il finale è scontato ma dolce come il miele, i due vivranno per sempre, felici e contenti, e sessualmente molto attivi!

4 commenti:

Anonimo ha detto...

non ho parole...è veramente meraviglioso!!!
Mi piaccioni tutti i riferimenti alla vita reale come il cane gildo, il pocio (cioè la mia mitica lupo senza muso), i miei profumi (manca mango...),il vino bianco che non reggo,la mia fobia per quei brutti insetti vedi e puzzoni e per i culoni maschili e i pettorali gonfi...e poi il mio principe azzurro, che sarà un pò deperito, ma che non ha niente da invidiare a nessuno, anzi sono tutti gli altri principi che dovrebbero impegnarsi per assomigliargli almeno un pò.
Mi resta solo un dubbio: ma chi è quella cattivona della strega che lo tiene prigioniero?
guarda che posso diventare una guerriera anche nella realtà!
Superbo il finale...quello ora come ora ci starebbe proprio bene...TI ADORO

Il Gabbrio ha detto...

Grazie tesoro...il raccontino non ha avuto molti commenti, mettiamola così: rimane una cosa intima tra noi due...io l'ho scritto con molto piacere, forse non sarà un pezzone, ma l'ho scritto pensando a te!
Un bacio!

Anonimo ha detto...

mamma quante risate...mi sento male!!!my love sei proprio tu!!!Gabry tu sei sempre grande!

Salt Lake City Porch Enclosures ha detto...

Great rreading this