lunedì 11 febbraio 2008

L'uomo. L'altro.




Mi scuso per la pausa lunga, ma tra gli esami, l'otite ed un pò di sano cazzeggio, non ho avuto molta concentrazione, ma eccomi qua!!!




“La vedi?”

“Si, la vedo.”

“Sai cosa significa?”

“Cosa vuoi che significhi, è una ruga.”

“Già, una ruga…ma prima non c’era.”

“Dove vuoi arrivare?”

“Idiota, tu te la senti quella ruga?”

“Beh…no, cioè, non la percepisco fisicamente.”

“Eppure c’è. Allora, dimmi, chi sei tu, quello con la ruga o quello senza?”

“Fa differenza?”

“Molta.”

“Diciamo che mi sento più giovane dentro rispetto a quello che appare.”

“Già, diciamo che stai invecchiando.”

“E allora?”

“Tu morirai. Invecchierai e morirai.”

“Saremo in due, se io affondo tu vieni con me.”

“Non farmi ridere, io sono altro da te.”

“Spiegati.”

“Prova a sorridere.”

“Ecco, fatto.”

“Hai notato niente?”

“No.”

“Rifallo.”

“Fatt…u-un momento…”

“Si?”

“Ti sei mosso in ritardo! Questo non è possibile.”

“E chi lo dice? Tu l’hai visto quindi esiste, ed esisto io, allo stesso modo in cui tu esisti.”

“Non è vero, se io mi sposto tu non esisti più”

“E come fai a dirlo? Se ti sposti, tu per primo non hai modo di vedermi, ma se ritorni qui davanti mi vedi…chi ti dice che io non stia sempre qui mentre tu non ci sei?”

“Non mi piace questo gioco.”

“A me si, e ti dico di più…ti sei mai chiesto perché certe mattine ti svegli di buon umore ed altre stai da schifo?”

“Vieni al punto.”

“Sei un uomo, ti lasci condizionare…tutti voi siete così, basta sorridere e lo fate anche voi…uno sguardo storto ed ecco che mettete il broncio…avanti, chi sorride per primo al mattino, io o tu?”

“Questa conversazione non può essere vera, io…io sto sognando.”

“Sei tu a sognare me o io che sogno te?”

“SMETTILA! Io e te siamo la stessa cosa!”

“Povero piccolo, stai tremando…ma io sono immobile, sei ancora convinto che siamo la stessa cosa?”

“SMETTILA!!!”

“Di fare cosa?”

“Di parlarmi!”

“Allora ammetti che stiamo parlando, e con chi staresti parlando?”

“C-con te…”

“Ma se sei stato tu a dire che io sono te…”

“Basta!!!”

“Ammettilo…sei pazzo.”

“Non sono pazzo.”

“Ah, ah, ah…si che lo sei!”

“N-O-N S-O-N-O P-A-Z-Z-O!!!”

“Andiamo, cosa vorresti fare con quel rasoio?”

“Non sono pazzo!”

Il taglio fu netto.
La gola, recisa da parte a parte.
Lo trovò la moglie qualche istante più tardi, dopo aver sentito il tonfo nel bagno. Le sue ultime parole:

“Non sono pazzo…t-ti amo.”

Lei si sollevò da terra, le mani sul lavandino e le lacrime negli occhi. Alzò lo sguardo verso lo specchio e per un attimo giurò di aver visto l’immagine riflessa del marito che ghignava maligno.

12 commenti:

Davide Demonico ha detto...

Complimenti,Gabri!
Racconto macabro al punto giusto!e il pezzo finale l'ho trovato davvero d'effetto.

Spiridion ha detto...

Mai guardarsi allo specchio..

ps.invece di suicidarsi poteva chiedere aiuto alla sua ombra..

pps. L'ombra è più discreta del riflesso allo specchio, tant'è che ti si mette sempre dietro e mai davanti..

ppps. C'è una possibile organizzazione di cena+Rambo che coinvolge ( si spera) anche il Prof...Tu non puoi darci buca...

Anonimo ha detto...

Il Gabbrio in versione horror non ci delude mai...dopo tanta attesa siamo stati ripagati da un racconto degno di lode!!!!
Appena ci vediamo ti faccio capire quanto mi è piaciuto...un bacione

Greta Bartoli ha detto...

Ciao, Gabbrius... bentornato! Il web.2 senza di te non era più lo stesso!

Elena Casagrande ha detto...

Ciao Gabbrio,anche io tra i commenti manco da tanto! Cmq bentornato e anche in grande stile! :)
Io cmq attendo sempre fiduciosa,ingorda di nuovi racconti!^_^

ps: la beghelli ha messo in commercio degli specchi salvavita in legno. (ci penso io ad abbassare lo stile dei post, visto?)-_-'

Il Gabbrio ha detto...

@ Il Dave

Grazie mille...mi scuso delle varie assenze, appena possibile mi affaccio da te...ed ho dimenticato di linkarti, provvedo subito!!! : )

@ Spiridion

Mai guardarsi allo specchio, ben detto!!!
Le ombre mi hanno sempre inquietato, da quando ho letto e visto Peter Pan!!!
Non mancherò, stai tranquillo!!!

@ Anto

Grazie, grazie, grazie, tesoro...a dirla tutta, non prevedevo di sfociare nell'horror, ma è andata così, essendo tu un'estimatrice, sono contentissimo che ti sia piaciuto...attendo con ansia il momento in cui me lo farai capire!!! Un bacio!

@ Lollo

Sono periodi intensi, se potessi, mi dedicherei anima e core alla scrittura, ma abbiamo degli impegni da portare avanti oltre alla sceneggiatura, e delle medicine da prendere...Grazie del bentornato, spero di vederti presto!!!

@ Lara

Bentornata anche a te!!! Grazie del complimento e spero di sfornare altri raccontini!!!
Quanto alla beghelli...tutti gli aggeggi che fa sono opera del demonio, una volta mi è caduto il telecomando col suo rivestimento in gomma...sto ancora aspettando il ritoprno dal rimbalzo!

Unknown ha detto...

Complimenti Gabbrio! Bel racconto, soprattutto il finale: mi è piaciuto molto!

Anonimo ha detto...

io ci farei un racconto sul mancato ritorno del rimbalzo del telecomando...
bello il finale, il resto non mi ha convinto, credo che per impazzire ne servano un paio in più di voci, io una seconda voce ce l'ho costante, rompe il cazzo però non sono pazza, non sono pazza, NON SONO PAZZA, NON SONO PAZZAAAAAAAAAAA

Il Gabbrio ha detto...

@ Andrea

Grazie, effettivamente non è tanto un racconto...ma sono contento che ti sia piaciuto! : )


@ Caterina

Benvenuta sul blog!!!
Grazie dei complimenti...credo che prenderò al volo lo spunto del racconto sul rimbalzo del telecomando...grazie!!! : )
Quanto alla pazzia, credo che a volte non serva nemmeno sentire delle voci, comunque, appena mi laureo, posso esserti utile!!! : D

Ele ha detto...

Come direbbe remotti(quando parla del bartoli, ok, ma fa' niente perchè mi piace citare) sei bravo!

eheh posto qui ma ho letto anche l'altro...tra me e te non si sa le assenze lunghe che facciamo!!

ma mi garba di molto quello che leggo e almeno se non scrivo io so che qualcuno lo fa ogni tanto e i miei tmepi biblici mi sembrano meno sacrali di quel che ci insegnano...

sì...

definitivamente credo di aver perso la bussola, ergo...

Applauso!

Il Gabbrio ha detto...

@ Ele

Non molto da dire, se non GRAZIE!!!

trovare tempo è l'impresa del futuro...e credo che come in tutte le cose, ci voglia una buona dose di cul...hem, fortuna...grazie di nuovo per i complimenti, ma non farti aspettare troppo che qua vogliamo leggere le tue cose!!! ; )

Anonimo ha detto...

ciao, non era un discorso su aspetti "clinici"... forse mi sono addentrata su terreni scivolosi...
in ogni caso aspetto il rimbalzo :-)
a presto